L’arrivo a Malaga.
Perché gli inizi sono sempre migliori dei finali.
E perché l’hotel Ibis con la hall/sala colazione che si affaccia sulla superstrada fa molto “on the road”.
Il chiringuito sul lungomare di Marbella.
Una vera rivelazione.
Relax, cibo genuino e la gestione familiare di Donna Belén e Antonio.
Il “Kebab-Surf” a Tarifa.
L’equivalente arabo del cheeseburger ed uno degli sport simboli dell’American Dream si incontrano per dimostrare che la fusione tra oriente ed occidente è possibile.
PS in realtà ‘sto “Kebab Surf” era sempre chiuso. Mi sa che la fusione non ha funzionato granché…
Uno dei tanti “Starbuck-Coffee” a Siviglia.
Perché lo “Starbuck-Coffee” resta uno dei miei posti preferiti, come ho già scritto qui.
Cosa aspettano ad aprirli in Italia?
L’oracion del torero negli spogliatoi dell’arena di Siviglia.
I toreri uccideranno anche un bel po’ di bestie con le corna ma, come ha tenuto a sottolineare la guida, sono molto cattolici.
Mah!
Il semaforo col countdown.
Una delle invenzioni più ansiogene della storia.
Però con l’innegabile merito di farti sentire Jack Bauer per il solo fatto di attraversare la strada.
Scusate se la foto è un po’ mossa, ma mi sono reso conto in giusto in tempo che mancavano solo quattro secondi prima di fare la fine di Willie il coyote in uno dei tanti episodi in cui finiva sotto un rullo compressore.
COMING SOON: Facebook e la ricerca del tempo perduto