23.2.08

Osserva attentamente...


C'è qualcosa di strano in questa foto, non trovate?

21.2.08

Harry Potter E L'Emergenza Rifiuti in Campania.



Sono passati molti anni dall’ultima battaglia tra Harry Potter ed il temibile Lord Voldemort.
Il maghetto occhialuto ha appeso bacchetta e scarpa al chiodo e si è ritirato a vita privata.
Peccato che questa vita sia stata avara di soddisfazioni per lui: la moglie Hermione lo ha piantato per il Mago Forrest, ritenendolo sessualmente molto più dotato, e dei suoi tre figli, Jerry, Larry ed Harrison (conosciuto anche come Harry jr), nessuno ha scelto di seguire la perigliosa via che passa per Hogwarts.
Il primo ha infatti optato per una professione tanto umile quanto utile per la società: l’idraulico. E in men che non si dica è diventato il più bravo idraulico al mondo, capace di aggiustare lavastoviglie e sturare cessi con pochi e semplici tocchi – tanto che molti malignano sul suo conto, sostenendo che dietro tanta bravura si celi qualche arcana stregoneria…
Il secondogenito, Larry, ha avuto una fulminante carriera al McDonald’s dopo aver brevettato il panino più venduto di tutti i tempi: il McPotter! Gustosa carne di pantegana italoamericana condita con chili messicano clonato in laboratorio, maionese rigorosamente andata a male, un tocco di zenzero (che non guasta mai) più un ingrediente segreto prodotto quotidianamente da Harry Potter in persona.
Il più giovane, Harry jr, ha invece scelto la facile strada della vita da rampollo, continuamente fotografato sulle copertine dei magazine di mezzo mondo accanto a donne bellissime e famose come Paris Hilton, Rihanna, Gegia e Nadia Rinaldi.
§ § § §
Harry Potter è stanco e sconsolato, trascorre le giornate in solitudine a fumare erba sprofondato sulla poltrona del suo studiolo.
Eppure, un giorno, qualcuno bussa alla sua porta.
Il suono del campanello lo sveglia dal sonno profondo in cui lo aveva dolcemente condotto il marocchino che aveva acquistato due giorni prima per un bel gruzzoletto di sterline.
- Chi è? – Chiede Harry, ancora distratto dal sogno/ricordo/fantasia di atti libidinosi in compagnia di Hermione.
- Apri.
- Chi diavolo sei?
- Sono il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania.
- Embé? Che cazzo vuoi da me?
- Non avrei mai voluto chiamarti, ma… Harry, abbiamo un problema!
- Ok. Aspetta un attimo che arrivo. Mica ci vuole la sciarpa a Napoli?
- Beh… in questo periodo fa un po’ freddo, ma…
- Fa niente che è giallo-rossa? Ho solo quella…
- …Ma no! Che devi fare con questa sciarpa?! A Napoli mica fa tutto ‘sto freddo…. Però la bacchetta sì, eh? Quella portala.
- E la scopa? Che faccio? La porto?
- Portala, portala…

20.2.08

Law & (dis)Order 1x01



Ovvero paura e delirio nella vita di un avvocato - Ep. 1 -

Se c’è un lavoro nel quale il tempo gioca un ruolo di primissimo piano, beh, è quello dell’avvocato.
Anni, mesi, giorni e talvolta ore scandiscono la vita di un processo.
Di più.
Anni, mesi e giorni determinano la vita (e la morte) di un diritto.
Almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Pensate ai diritti come a delle persone. Con una data di nascita. Ed una (ahinoi!) di morte.
O, meglio ancora - e per evitare di toccarci -, pensate ai diritti come a prodotti deperibili con tanto di data di scadenza stampata sull’involucro.
Ci siete?
Ecco, un avvocato alla resa dei conti non è altro che questo: un magazziniere che deve evitare che la roba che gli capita tra le mani diventi immangiabile e nociva.
Per questo la prima domanda che vi fa un avvocato – o meglio che dovrebbe farvi un buon avvocato – non appena avete finito di esporgli il vostro caso è: quanti anni fa è successo?
O: avete mandato una lettera?
O ancora: l’ha conservata la ricevuta di ritorno? (E magari un giorno parleremo di questa figura mitologica e di uno dei più grandi nemici di un avvocato, ovvero l’impiegato delle poste…)
Perché all’avvocato che voi abbiate torto o ragione, a conti fatti, interessa poco.
Se il diritto è prescritto, tutte le ragioni di questo mondo (e di altri mille) non vi basteranno.
Se non è prescritto, per quanto siano infinitesimali le vostre possibilità di vittoria, beh, allora… potete ancora farcela! - qualcuno direbbe “si può fare”, che poi altro non è che la versione italianizzata del famigerato tormentone dei Trettré “S’ po fa’… S’ po fa’…” Ricordate? –
Eppure il tempo e l’avvocato non sono nemici, come potrebbe sembrare a prima vista.
In fin dei conti i due, tra alti e bassi, litigi e ripicche, vanno a braccetto. Come una coppia che si prende e si lascia, si prende e si lascia, e alla fine si prende soltanto.
Perché un avvocato non può fare a meno del tempo.
E il tempo non può fare a meno di un avvocato - chi altri lo farebbe sentire così importante? -.
Perché i nemici di un avvocato sono ben altri - la parola CANCELLIERI vi dice niente? -.
E perché il tempo è una delle poche cose in grado di portare ordine nel caos - no non calmo, caos e basta - che è la vita di un avvocato.
Ma di questo parleremo un’altra volta…
(1-continua)

Ci sono due cose...


..in grado di tenere "in vita" un blog: gli aggiornamenti ed i commenti.
E visto che questi ultimi latitano da un pezzo, prima che sia troppo tardi e questo blog tiri le cuoia, è il momento di ricominciare a postare.
P.S. La foto non c'entra un cazzo ma serve ad aumentare l'hype...