28.11.07

Jack Nicholson fatti da parte!


Il Joker di Heath Ledger, spaventoso e grottesco al tempo stesso, è semplicemente perfetto.
Dopo (per motivi nostalgico-affettivi) il quarto "Indy", il film più atteso del 2008!

Un pò imbolsito è, però...


..fa sempre la sua bella figura, con tanto di cappellaccio e frusta, nei panni dell'unico e inimitabile Indiana Jones!

Per me, semplicemente, IL film più atteso del 2008!

27.11.07

Prossimamente su questo schermo...


..tutta la verità sul perché non mi trasferisco più a Brescia.
E chi se ne frega! - Direte voi.
E invece no, dico io. Perché ne vedrete delle belle...

23.11.07

Butterfly.


- Allora… me la fai vedere?
- Ancora? Ho detto di no!
- E su, dai… non fare storie.
- Ma mi ascolti quando parlo? Ho detto no. N-O.
- Però a Roberto l’hai fatta vedere! E anche a Davide, da quel che mi risulta.
- Che c’entra? Li conosco da una vita, LORO…
- Sì, però è con ME che scopi da due mesi a questa parte.
- Appunto. Se fossi più… ehm… attento mentre fai certe cose l’avresti già vista.
- … … …
- Che c’è? Hai perso le parole?
- … … …
- Allora? Colpito e affondato, eh?
- Ma sta’ zitta!
- Ehi! Che fai? Stai fermo con quelle mani!
- Buona.
- Stronzo!
- Ma come cazzo fate voi donne a portare ‘sti stivali? Ci vuole un’impresa per sfilarli!
- Fermo! Ti ho detto di stare fermo!
- Troppo tardi. Sta ferma tu, piuttosto, e fammi vedere bene.
- … … …
- Bella, però. È una farfalla?
- Davvero? Come hai fatto a capirlo? Sei proprio un genio!
- Spiritosa. Beh, tutto qui? Tutto questo mistero per una farfalla?
- Osservala bene.
- È una farfalla. Vola. Cos’altro potrebbe fare, sennò?
- Stupido. Non sta volando.
- Ah sì? E cosa fa? Cammina? Parla? No, aspetta… hai ragione. Che idiota! Come ho fatto a non notarlo? Sta leggendo un libro e fumandosi una sigaretta!
- Cretino. Sempre con la battuta pronta. Non lo vedi? Sta danzando.
- Mah. Non è che ci sia tutta ‘sta differenza...
- Scherzi? Una farfalla che vola è una cosa comune. Tutte le farfalle volano. Una che danza è rara. Anzi, di più. È unica.
- Sarà! Se lo dici tu…
- Visto che facevo bene a farla vedere a Davide e Roberto e non a te?
- … … …
- Forza, ora ridammi lo stivale che ho freddo.

22.11.07

Il Ritorno di "Monty"!


Alla sua bruttissima estate avevo accennato qui.
Finalmente una bella notizia...
Ieri "il Montagnani" è tornato a casa e sentendolo sembra di nuovo in gran forma...
Che dire se non: bentornato Marco!

21.11.07

Stand By Me.


Quando il futuro ti appare incerto come una sottotrama di Lost e il presente è piatto come una fiction italiana (una qualsiasi, fate voi), c’è solo un gesto che sei portato a compiere con naturalezza: girare il collo e gettare indietro lo sguardo.
È altrettanto naturale che tutto ciò che lo sguardo potrà scorgere risulterà pieno di fascino, audace ed innocente al tempo stesso, denso di emozioni, come avvolto da un alone in grado di conferire ai ricordi, anche quelli più banali e quotidiani, il colore del MITO.
Non c’è nulla di sconvolgente in questo meccanismo.
È tutto perfettamente naturale, come ho detto.
Il problema è che il passato può essere il più sicuro dei rifugi, ma anche la peggiore delle trappole.
L’idea che la parte migliore di te sia rimasta incastrata da qualche parte nel 1987 o giù di lì, che la disillusione debba farla da padrone come il peggiore dei bulli, che tutto ciò che sarà non potrà mai essere all’altezza di quello che è stato è davvero difficile da mandare giù.
Però, al tempo stesso, è troppo il fascino che emana il passato per resistergli.
E così non puoi proprio fare a meno di frugare nei ricordi, sperando di trovare ciò che ancora, a fatica, stai cercando.
Sperando di ritrovare lì in mezzo, tra un po’ di paccottiglia e tante cose preziose, te stesso

16.11.07

Peace & Love vs. Rabbia & Orgoglio.



Nella vita ho sempre cercato di muovermi con cautela, facendo attenzione a non ferire nessuno.
Se qualche volta l’ho fatto, posso assicurare che mai è accaduto deliberatamente.
Alle provocazioni ho risposto con il silenzio (o al massimo con una risata).
Alle delusioni causate da comportamenti altrui cercando di giustificarli, di scovare in primo luogo gli errori miei che potevano averli originati e poi, soltanto poi, manifestando la mia insofferenza verso gli stessi.
Ho fatto tutto questo non per paraculismo ma perché credo nella pace.
Non in quella impossibile dei versi di John Lennon, dei cortei, delle bandiere arcobaleno sbandierate ai quattro venti.
Ma in quella con la “p” minuscola fatta di piccoli gesti, di piccole cose e sostanzialmente basata sull’evitare senza se e senza ma lo scontro con chi vive intorno a me: parenti, amici e conoscenti vari.
Vi assicuro che è estremamente faticoso tenere uniti con lo scotch rapporti fragili, ingoiare rospi e ricucire ferite.
Ieri ne ho avuto la prova.
La rabbia per un comportamento che non mi sarei mai aspettato da parte di persone che dovrebbero essermi vicine e non solo per ovvi legami di sangue ha preso il sopravvento.
E l’orgoglio ha fatto il resto. Cazzo, non c’è niente in grado di fotterti nella vita come l’orgoglio. Forse solo l’amore. Forse.
E così, senza neanche rendermene conto, in men che non si dica, mi sono ritrovato a passare al lato oscuro della forza, novello Luke Skywalker in salsa mediterranea.
E ho toccato con mano quanto può essere appagante rompere tutto piuttosto che mettere insieme i pezzi, sputare i rospi piuttosto che ingoiarli, gettare sale sulle ferite piuttosto che curarle.
È tanto liberatorio, come diceva Funari (o forse era Guzzanti vestito da Funari).
Il problema è dopo.
Il problema è adesso.
Quando tutto intorno a te vedi solo rottami e macerie fumanti.
Ma sapete che vi dico?
Me ne frego. Anzi, me ne bullo anche un po’.
E sulle macerie ci cammino brandendo la mia spada laser.

6.11.07

Same Mistake.

Non amo i post che si limitano a copincollare poesie, testi delle canzoni o altro. Mi danno l'idea di pigrizia e scarsa fantasia.
Però, forse perché in questo periodo sono più pigro del solito, forse perché le idee scarseggiano, stavolta farò un'eccezione.

I'm not calling for a second chance,
I'm screaming at the top of my voice,
Give me reason, but don't give me choice,
Cos I'll just make the same mistake again.


Ah, quasi dimenticavo: la canzone si chiama "Same Mistake" e l'ha scritta ed interpretata James Blunt.
E questo è il video:

5.11.07

Cose che NON.


È passato quasi un mese dal concorso.
Ancora non so cosa farò da adesso in poi, anche se è molto probabile che di qui a breve tante cose cambino…
Di una cosa, però, sono sicuro.
Ci sono un bel po’ di cose che non voglio più vedere.
Né sentire.
Così, per evitare che finiscano smarrite lungo le imperscrutabili vie della memoria, ho deciso di metterle nero su bianco.
Eccole:
La folla ammassata fuori all’Ergife in attesa dell’apertura dei cancelli, manco fossero tornati dall’aldilà John e George per unirsi a Paul e Ringo e suonare la migliore musica del mondo.

Quella stessa folla, una volta entrata, dislocata lungo mille-duemila banchetti divisi in file parallele che non convergono quasi mai. E quando lo fanno è per sparare cazzate.

La folla, sempre lei, una volta uscita: anime in pena e penose, facce che non sono facce, ma puntini sospensivi, punti esclamativi e, più spesso ancora, punti interrogativi.

La polizia penitenziaria che guarda a vista, controlla, perquisisce laureati in legge, specializzandi e dottorandi, specializzati ed avvocati neanche fossero una gruppo di ultras laziali in trasferta a Livorno.

L’attesa prima della dettatura delle tracce tra nervi tesi, muscoli imbronciati e sorrisi che non riescono a persuadere sulla bontà del momento né chi li riceve, né tanto meno chi li fa.

Il presidente della commissione che, neanche stesse annunciando l’imminente fine del mondo, annuncia al microfono “Manca un’ora alla consegna”.

La pantomima della busta piccola e della busta grande. Che poi qualcuno dovrà spiegarmi prima o poi cosa ci vuole ad aprire prima la piccola, vedere chi sei e poi, soltanto poi, leggere e correggere i tuoi compiti…

Le telefonate tra l’euforico ed il depresso ai preparatori dei vari corsi, dopo aver consegnato. Inutili. Perché gli unici che bisognerebbe telefonare, in quel momento, sono Padre Pio e la Madonna. O, al massimo, il ministro Mastella.

I trolley gonfi di codici, che dopo un po’ che hai camminato per raggiungere macchina/metro e altre vie di fuga non sai più se sei tu che trascini loro o loro che trascinano te.

I concorsi, i discorsi veri quanto vani sull’aleatorietà degli stessi, e tutto il resto.

2.11.07

L'Oriente E' il futuro.






Avete ancora qualche dubbio?

Ripensamenti.

Ancora non mi convince del tutto, però....






















..quasi quasi potrei ricredermi!