Sembra un giorno orribile.
Uno come tanti, ormai. Forse anche di più.
A scandire le ore non la lancetta di un orologio ma le stragi.
In posti diversi, continenti diversi, situazioni diverse.
Con modalità diverse.
Un unico comun denominatore: la violenza inaudita, la barbarie, il senso di precarietà e di paura che cresce e si insinua. Dappertutto.
Anche mentre siamo comodamente seduti, davanti alla tv, a vedere i conduttori dei telegiornali che arrancano nella difficoltà di seguire in contemporanea tutte queste stragi.
Di riuscire a raccontare qualcosa di così difficile da descrivere quando diventa reale, come la violenza incontrollata, il male assoluto, la paura.
Sembra proprio un giorno orribile. Più degli altri, più di tanti altri.
Di quelli capaci di prendere quel poco che resta della tua fiducia nell'umanità e gettarla via, come un fazzoletto sporco.
Poi accade qualcosa.
Un'altra notizia irrompe.
Ma non è come le altre.
È buona.
Un gruppo di uomini, armati solo di una penna e di un foglio di carta vecchio e un po' usurato che si chiama Costituzione, ha deciso che negli Stati Uniti d'America, in TUTTI gli Stati Uniti d'America, uomini e donne dello stesso sesso possono sposarsi.
Ha deciso che le altre persone, anche essi stessi, in fondo, non sono nessuno per poter negare loro questo diritto.
Lo ha fatto con delle parole che, forse, sanno poco di diritto, ma profumano di buon senso, trasudano di vita. Perché, in fondo, è così che dovrebbe essere il diritto: qualcosa di vicino alla vita.
Le parole sono queste: "Nessuna unione è più profonda del matrimonio, dato che contiene gli ideali più alti di amore, fedeltà, devozione, sacrificio e famiglia. Unendosi in matrimonio, due persone diventano qualcosa di più grande rispetto a cos’erano prima, separatamente. Come hanno dimostrato alcuni dei querelanti in questo caso, il matrimonio implica un amore che può durare anche oltre la morte. Affermare che questi uomini e queste donne non rendono onore all’ideale di matrimonio sarebbe irrispettoso. Lo rispettano a tal punto che lo desiderano per sentirsi pienamente realizzati. La loro speranza è quella di non essere condannati a trascorrere la vita in solitudine, esclusi da una delle più antiche istituzioni umane. Chiedono di essere trattati davanti alla legge con la stessa dignità delle altre persone. La Costituzione dà loro questo diritto."
È una roba capace di sciogliere il più freddo dei cuori, di trasmettere un brivido a chiunque, anche a chi è impegnato nello sport più diffuso di questi tempi: l'odio contro tutto e tutti.
Ma è anche qualcosa di più.
In un giorno terribile, per l'umanità, questa decisione, queste parole ci ricordano che, malgrado tutto, nonostante tutto, questo è ancora un mondo per il quale vale la pena vivere e lottare.
E che la forza più grande, più difficile da gestire, da contenere, da limitare, resta soltanto una: quella dell'amore.
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