13.5.07
Cen-to! Cen-to! Cen-to!
Quello che state leggendo è il post numero 100 che appare su questo blog e mi è sembrato giusto dedicare qualche riga a questo piccolo ma importante traguardo.
Il timore principale che avevo, quando ho deciso di aprire questo spazio, era che mi sarei stancato presto di dedicarvi attenzione e che, passato l’entusiasmo iniziale, anche questo progetto, come altri passati (ahimé!), sarebbe finito nell’oblio.
In questo senso, aver scritto 100 post mi rasserena e mi da l’idea che, tutto sommato, la paura dell’oblio sia stata sconfitta dai fatti, dalla voglia di fare e dalla sensazione di avere ancora qualcosa da dire.
Il sottotilo di – IN FUGA DA FERMO – è composto da tre frasi.
Sono tre frasi che evocano l’idea di fuga e di viaggio che è alla base di questo spazio.
Ma sono anche tre frasi che vogliono dire qualcosa di più.
E, giunti al centesimo post, è arrivato il momento di rivelare il loro vero significato.
Bagaglio a mano.
Perché, in fin dei conti, le cose che ci portiamo dietro, quelle che contano davvero, non sono davvero molte.
E così, se date uno sguardo a quello che è stato questo blog finora, vi rendete conto che, in fondo, magari da prospettive diverse, è di questo bagaglio che abbiano parlato.
Un bagaglio fatto di amicizia, di amore, di delusioni, di ricordi, piacevoli e meno piacevoli.
Di ironia.
E di rabbia.
Forse non è molto, ma è quanto basta a sostenerti durante una fuga.
Destinazione incerta.
Su queste pagine avete trovato un po’ di tutto: sfoghi ad alta voce accompagnati dalle note dell’ironia o dagli eccessi che portano con sé le invettive.
Riflessioni personali fatte a bassa voce, senza che né l’ironia, né la rabbia le accompagnassero.
E poi recensioni, racconti, aneddoti di vita vissuta.
O soltanto immaginata.
Persino uno pseudo-saggio sulla straordinaria forza immaginifica e narrativa delle serie tv di ultima generazione.
E molta musica.
E tanti video.
Perché quando ci si collega a questa pagina, proprio come quando si viaggia senza una destinazione precisa, non si può mai sapere con certezza cosa si troverà.
Mi piace pensare che ognuno, quando passa da queste parti, può trovare qualcosa di interessante o di curioso.
Scegliere cosa.
Prendersela.
Andarsene.
E magari ritornare a cercare di nuovo.
Senza risparmiare il fiato.
È la frase cui tengo di più.
È il mantra che ripeto a me stesso ogni volta che sono davanti al computer a preparare un nuovo post.
La maggior parte delle cose che avete letto quassù è stata fatta andando all’attacco.
Senza giocare in difesa.
Senza risparmiare le energie.
Le cose che ho scritto possono piacere o meno.
Dare fastidio o meno.
Fare arrabbiare o meno.
Divertire o meno.
Questo sta a voi dirlo.
Ma quello che è certo è che sono frutto di tempo.
Di passione.
Di sudore.
Qui il copia-incolla, se si eccettuano i video postati da You Tube (la cui scelta è comunque spesso accurata e mai casuale), è bandito.
Tutto questo, purtroppo, ha anche i suoi lati negativi.
Trovare idee quasi ogni giorno non è affatto facile.
Svilupparle degnamente lo è ancora meno.
Non nascondo che un po’ di fatica comincia a farsi sentire…
Ma troverò comunque il tempo di conservare e mantenere vivo questo spazio, magari rallentando il ritmo di pubblicazione dei post...
Infine, vorrei cogliere l’occasione offerta da questo post per ringraziare tutti coloro che hanno fatto un salto su queste pagine e, soprattutto, ci sono tornati.
Grazie mille.
Davvero.
Bene, mi sa che mi sono auto-celebrato abbastanza…
È il momento di riprendere a camminare.
È il momento di tornare a correre.
E, come dice la bella canzone in sottofondo, di andare avanti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento