18.5.07

Idee dalla vita breve.


A volte sei lì a scervellarti fino a che non le hai trovate.
A volte sono loro che trovano te.
Altre volte ce le hai lì, sotto al naso, e devi soltanto metterle insieme.
Certe volte arrivano, che nemmeno te le aspetti e se non sei svelto a fissarle sono già belle che andate.

Non importa in che modo, ma le idee alla fine arrivano.

Il problema è che ogni volta che arrivano iniziano un percorso.
Che è sempre lo stesso.
E fa più o meno così.

FASE I – L’ARRIVO
Ti viene un’idea.
Sei soddisfatto.
Di più. Sei molto soddisfatto.
L’umore è alto.

FASE II – NON SE NE VA
L’idea è giunta, ma tu sei impegnato a far altro.
Provi ad accantonarla.
Ma non ci riesci.
Ormai è entrata nella tua testa.
Ogni minuto che passa sembra sempre più bella.
Sei molto soddisfatto.
Di più.
Ti senti un fottuto genio.
È l’idea di una vita.
Com’è possibile che nessuno ci abbia già pensato?
L’umore è alle stelle.

FASE III – ASSESTAMENTO CON INSIDIA
È passato un giorno dall’arrivo. Al massimo due.
L’idea è ancora lì, in sottofondo, che ti accompagna.
La analizzi con un pizzico di distacco in più. L’entusiasmo iniziale sta scemando, ma c’è ancora un’eco che si fa sentire.
Ti rendi conto che non è originale. Ma non fai drammi.
L’originalità assoluta non esiste. Ripeti a te stesso.
E poi se ci aggiungo questo.
E questo.
E quest’altro ancora, funzionerà ancora meglio dell’originale.
Tutto sommato, sei ancora soddisfatto.
Ma, anche se ancora non puoi saperlo, i semi del dubbio sono stati gettati.
L’idea ha vissuto i suoi cinque minuti di gloria.
Presto uscirà di scena.
L’umore è medio-alto-basso.

FASE IV – NELL’OBLIO
Sono passati quattro-cinque giorni dall’arrivo.
Massimo una settimana.
Riprendi in mano il foglio sul quale l’hai appuntata.
Ti guardi intorno, con circospezione.
Sollevi le braccia ed esclami: “Che cagata!”
E poi: “Ma come ho fatto ad esaltarmi per questa stronzata?”
No, proprio non va.
Oppure: “Non è male. Ma come si fa a realizzarla? Verrebbe malissimo!”
Senza che nemmeno te ne sia accorto l’idea è già finita nel cestino, appallottolata nel misero foglio che la racchiude.
L’umore è basso basso basso.
Ma proprio basso.


P.S. Il giorno che riuscirò a far durare le prime due fasi non dico molto, ma almeno un cinque-sei mesi, forse, e dico forse, riuscirò a produrre qualcosa di buono.

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