22.4.07

Andiamo a prenderci il mondo!




“Se vuoi qualcosa, vai. E prenditela”.

Conosco un po’ di gente che ha talento in quello che fa.
Gente che ci mette impegno, costanza, serietà, passione in quello che fa.
Che si tratti di dare voce a testi di leggi attuali o a testi letterari di molti secoli fa, di far parlare le macchine, di viaggiare o far viaggiare, di curarci o studiare come curarci o di formare le nuove generazioni, non conta più di tanto.
Ma quando poi allargo lo sguardo e provo a guardare qual’è il nostro posto nel mondo mi scontro con una realtà tanto desolante quanto inconfutabile.

Siamo l’ultimissima ruota del carro.
Peggio, siamo la ruota di scorta di una vettura le cui gomme non si consumano mai.
Non si bucano mai.

Non voglio stare qui a ripetere cose trite e ritrite tipo che siamo un Paese governato (a tutti i livelli) da vecchi.
Anche se mi pare un dato di fatto difficilmente controvertibile.
Però credo anche che abbiamo delle colpe in tutto ciò.
Siamo passivi, apatici, rassegnati a vivere un copione scontato e prevedibile come un episodio di “Un medico in famiglia”.
Generazioni precedenti alla nostra hanno combattuto battaglie per qualcosa di più grande..
Per cose importanti.
I metodi potevano piacere o meno, ma è indiscutibile che lo abbiano fatto.

E i loro sogni…
Ho la sensazione che fossero più grandi dei nostri.

Dove voglio arrivare con questo sproloquio?
A nessun approdo di assoluta verità, ma solo ad un piccolo punto di partenza.
Se vogliamo delle cose, dalle più insignificanti a quelle più importanti, dobbiamo alzarci.
E andarle a prendere.
Perché qui nessuno verrà a darci una mano.
Nessuno che sia già “arrivato” sarà DAVVERO disposto ad aiutarci.

Alzarci e andarle a prenderle.

Da oggi questo sarà il mio motto e me la prenderò solo con me stesso se non riuscirò a realizzare i miei obiettivi (se e quando li avrò, ovviamente...)

Al bando la sorte.
È solo l’alibi preferito dai perdenti.

Il mondo è lì, a portata di mano.
E noi dobbiamo solo andare a prenderlo.



Magari un altro giorno, però. Oggi mi sono svegliato stanco…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

incredibile guardate la foto: pare fabricius!!!

Lucas ha detto...

tale e quale!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

ma fabricius è tale e quale a mister bean!!!

Lucas ha detto...

Aldilà di questa magra discussione sulle somiglianze di al pacino/scarface con fabricius, vogliamo provare ad affrontare il tema del post?

Parto io con un esempio per renderne più esplicito il significato: ho il pallino di lavorare in uno studio legale di taglio internazionale all'americana. Mando un pò di curriculum ma nessuno mi contatta.
Cosa faccio?
a) me la prendo con il sistema che facilita gli ingressi in questi studi a persone conosciute o che siano "figli di";
b) rinuncio a questa aspirazione e passo ad altro;
c) mi impunto e dico: sapete che c'è di nuovo? Ora ci provo io a mettere in piedi uno studio di quel tipo, non importa quanto tempo e quali sacrifici ci vorranno.
Ecco, quest'ultimo atteggiamento è del tipo "Andiamo a prenderci il mondo!", tanto per essere più chiari...

Unknown ha detto...

E' un tema un bel po' complesso...perchè se hai le conoscenze le devi sfruttare al meglio visto che si tratta del tuo futuro; se non le hai: o ci metterai un bel po' di tempo in più rispetto ai "figli di" ad entrare in uno studio del genere, oppure probabilmente non ci riuscirai neanche ad entrare...e a quel punto purtroppo sei obbligato a trovare un altro di tipo di soluzione, che volendo in un futuro ti possa permettere di entrare in uno studio internazionale non perchè sei il "figlio di", ma perchè sei "luca caputo"!!!!