25.4.07
Lo Schermo Sbagliato (4).
Ricordi dove eravamo rimasti?
Ci eravamo lasciati con qualcosa che suonava più o meno così:
“IL CINEMA AMERICANO DA SOLO NON È PIÙ CAPACE D’INFLUENZARE IL NOSTRO IMMAGINARIO”.
E poi avevamo aggiunto:
“LA TELEVISIONE E’ IN GRADO DI FARLO”.
Il punto, quindi, adesso è questo: la televisione può influenzare l’immaginario collettivo più del cinema.
Ma come riesce a farlo?
E, soprattutto, è davvero così?
Mai come in questo caso, alcuni esempi valgono più di mille parole.
Oggi partiamo col primo.
Lascia correre l’immaginazione.
Stai guardando un film, un thriller, uno di quelli in cui avvengono degli omicidi e bisogna scoprire il colpevole.
Chi è che scopre il colpevole, nel novanta per cento dei casi?
Un detective, spesso una coppia, quello giovane e quello anziano, il più delle volte.
C’è una scena fissa, in quasi tutti questi film, quella in cui viene ritrovata una delle vittime.
Riesci a ricordare la scena in questione in un tipico thriller diciamo degli anni ottanta o novanta?
Bene.
Non ci riesci?
Ti do una mano io.
Hai visto “Seven” o “Basic Instinct”?
Uno dei due l’avrai visto, no?
Ecco, in entrambi questi film, sono presenti scene come quella di cui sto parlando (in “Seven” ce n’è più d’una, per la verità, ed è abbastanza difficile dimenticarsene…)
Adesso prova a ricordare questa scena, ed alcuni suoi dettagli.
C’è un cadavere, disteso da qualche parte, di solito coperto.
Ci sono diverse persone che vi passano attorno, poliziotti, fotografi.
Al centro della scena, in primo piano, non puoi sbagliarti, c’è il detective (o come abbiamo già detto la coppia di detective): che si tratti di Michael Douglas, Brad Pitt o Morgan Freeman non ha importanza.
Ciò che importa è che il detective è al centro della scena.
È al centro dell’attenzione.
È al centro della storia.
Ci sei?
Bene.
Ora allarga la visuale.
Le vedi quelle figure rannicchiate, piegate sulle ginocchia, che scattano foto o depositano cartellini numerati e pronunciano frasi standard tipo: “E’ morto poco dopo la mezzanotte”?
Bene.
Non le ricordi?
Perfetto.
Perché è proprio questo il punto.
Quelle figure, nei thriller, hanno sempre avuto un ruolo di quarto-quinto piano.
Non possono definirsi co-protagonisti, sono solo figuranti.
Spesso il volto degli attori che li interpretano non è neanche inquadrato dal regista.
Ora guarda quest’immagine:
Li vedi?
Belli, dritti, fieri di sé, in primo piano.
Sono uomini della scientifica, proprio come quelle figure rannicchiate dei thriller di cui stavamo parlando…
E, stavolta, sono loro ad essere i protagonisti.
Sono loro ad essere al centro della scena.
Sono loro a risolvere i casi.
Sono i protagonisti della serie televisiva C.S.I., certamente ti sarà capitato di vederne qualche puntata.
Erano solo topi di laboratorio, figure di secondo piano di ogni thriller cinematografico che si rispetti, finché a qualcuno non è venuta la geniale idea di renderli protagonisti di una serie tv, mettendo in soffitta i classici detective con le loro intuizioni irrazionali e lasciando che a risolvere i casi fossero loro, grazie a tracce di sangue, residui organici, capelli ed altre amenità…
Risultato? Una delle serie televisive di maggior successo di tutti i tempi, al punto da generare ben due spin-off: C.S.I. MIAMI e C.S.I. NEW YORK.
Gli effetti sull’immaginario collettivo?
Dirompenti.
Basterebbe già il confronto fra le immagini che ho proposto a far capire quanto questa serie tv abbia rovesciato alcuni luoghi comuni del thriller rimpiazzando nell’immaginario i classici detective d’azione con uomini più pronti alla riflessione.
Ma, al di là del gioco delle immagini, è indiscutibile che ormai, quando pensiamo alla soluzione di un caso di omicidio, non possiamo fare a meno di pensare che questa passi inesorabilmente attraverso esami al microscopio, prove del D.N.A., ritrovamento di tracce di paraffina.
Che ciò succeda anche nella realtà è poco importante.
La televisione è arrivata prima ed ha imposto al pubblico una nuova visione del genere thriller, dove i meccanismi di base sono sì sempre gli stessi, ma sono cambiati i protagonisti ed i relativi metodi.
Ci sei ancora?
Bene, perché prima di andare avanti faremo qualche altro esempio, affinché sia chiaro come le serie tv hanno, giorno dopo giorno, puntata dopo puntata, modificato il nostro modo di percepire certi generi narrativi e, talvolta, anche la realtà.
Tieniti forte perché anche la prossima volta dovrai impegnarti e lavorare con l’immaginazione.
Ma stavolta voglio darti un po’ più di tempo e anticiparti la domanda che ti avrei fatto.
Ma tu, fino a pochi anni fa, se avessi avuto male a un piede od alla pancia, ti saresti fidato di un dottore come questo?
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