23.5.07
Di individualismo, gioco di squadra e progetti...
Ammettiamolo: vedere e rivedere Maradona che ai mondiali dell’86 attraversa l’intero campo di calcio e segna un gran gol dopo aver dribblato tutta la squadra avversaria, oltre che essere un grandissimo spettacolo per gli occhi, ti trasmette una sensazione straordinaria.
Perché quel gol è la realizzazione materiale, la prova vivente, l’incarnazione dell’idea che un individuo, da SOLO, possa battere tutti gli altri.
Immaginiamo un azione di basket in cui solo il centro è nell’aria avversaria e gli altri quattro giocatori sono nello spazio esterno all’aria, ognuno posizionato su un punto diverso, ma tutti lungo la linea del tiro da tre.
Il giocatore all’angolo destro passa la palla al giocatore alla sua sinistra, quest’ultimo a quello alla sua sinistra, fino ad arrivare all’angolo opposto, quello sinistro, dove il giocatore lì posizionato si alza e mette il tiro da tre.
È un’immagine altrettanto bella?
Forse no.
Però, dopo aver segnato, quando i giocatori si daranno il cinque, lo faranno sentendosi tutti più forti. Più orgogliosi dei punti segnati.
Perché in quei punti ciascuno di esso ci ha messo del proprio.
Tutti hanno contribuito a quel risultato.
Quei punti sono di TUTTI i giocatori e non di uno solo, anche se il tabellino non dice così.
Sono un tipo abbastanza solitario, uno che il più delle volte preferisce starsene da solo piuttosto che in compagnia.
A volte credo di essere anche un po’ asociale.
L’idea di una sfida da solo, di un qualcosa che posso gestire da solo, come questo blog, mi piace.
Però, se mi fermo a pensarci, mi piace ancora di più l’idea di fare qualcosa insieme ad altre persone, di lavorare a qualcosa con altri.
Un esempio?
Ne faccio due.
Vorrei scrivere una serie televisiva.
Non una di quelle che si fanno in Italia dove i protagonisti devono essere per forza carabinieri, poliziotti o preti.
Ma una di quelle americane, tipo Lost, Grey’s Anatomy o Dexter.
È un sogno impossibile da realizzare, lo so.
Ma mi affascina l’idea che c’è dietro.
L’idea di svolgere un lavoro di questo tipo, che richiede una forte sinergia, un continuo scambio di idee, una divisione di compiti, tanta voglia di fare ed anche, soprattutto, un bel po’ di persone che ci lavorino.
E la cosa belle è che alla fine non conta chi ha scritto questa o quella puntata, o ha avuto quella idea o quell’altra ancora.
Quello che conta è che è venuto fuori Lost e questo è stato possibile perché dietro Lost non c’è UNO sceneggiatore, ma un TEAM di sceneggiatori.
Altro esempio.
Voglio costruire, da zero, uno studio legale.
Chi ci entra deve avere non più di trentatre-trentaquattro anni.
Magari ognuno è esperto in un particolare ramo del diritto.
Chi entra deve avere talento e/o una gran voglia di fare.
Deve essere una squadra, dove ognuno deve sentirsi importante.
Dev’essere la Justice League degli studi legali.
Tutto questo però è molto difficile da realizzare.
E non solo per ovvi motivi di ordine pratico-economico-materiale.
È difficile perché queste idee sono vaghe, generiche, solo abbozzate.
Sono embrioni (e nemmeno…) di idee.
E non idee vere e proprie.
E così arriviamo all’ultimo aspetto da citato nel titolo di questo post.
Per fare un buon lavoro di squadra ci vuole talento, senso di sacrificio da parte di tutti e un buon affiatamento.
Ma ci vuole anche un’altra cosa.
Ci vuole un progetto.
Le cose bisogna iniziarle non così, tanto per farle, ma avendo in mente un obiettivo, sia esso a breve o a lungo termine.
E il progetto dev’essere quanto più dettagliato possibile.
Deve reggersi in piedi e camminare da solo.
Solo così potrà consentire ad una squadra non solo di iniziare un cammino.
Ma anche di proseguirlo.
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6 commenti:
A proposito di progetti che svaniscono: sul city di venerdì 25 maggio è uscita una intervista di Max Pezzali da brividi. Un po' diverso dal Max di "O me o quei deficienti li"...
Leggete e stupitevi
http://city.corriere.it/pdf/napoli_20070525.pdf
"... e da allora sono cambiato moltissimo. All'epoca ero perso in mille cazzate"
"... con l'età di perde un po' il gruppone"
"... Quando sei giovane le donne sono qualcosa che vuoi, ma che ti mettono 'contro' gli amici. Capisci che hai trovato quella giusta quando non senti più quella sensazione lì"
"... Martina è fantastica"
"... L'uomo ragno è solo un ricordo"
VERGOGNA MAX!!! Crescere non significa rinnegare il passato.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
P.s. Forse non c'entra un cazzo ma questa cosa ci ha fatto veramente tristezza
Effettivamente non è che c'entri granché col post...
Comunque, per restare in tema, oggi da buon vecchio fan del Pezzali ho ascoltato il nuovo cd: di una tristezza infinita.
Irriconoscibile nei testi e nella musica.
Max, ridacci gli 883!
Ridacci perle come Sei un mito, Rotta x casa di Dio, La donna il sogno e il garnde incubo!
Ridacci Repetto che salta nel video di Nord Sud Ovest Est come un rincoglionito tarantolato!
Tutto, ma non un disco loffio e anonimo come questo...
E secondo te Luna Rossa avrebbe vinto se ci fosse stato solo spithill a bordo????
Cmq io credo che il teamwork nella vita sia fondamentale per concretizzare le proprie idee...io sono riuscita a veder realizzato un progetto a cui tengo veramente tanto proprio perchè ci abbiamo creduto in molti, tutti ci abbiamo messo un pezzettino di idea, e così ne è uscito un progetto davvero bellissimo.
Ovviamente è necessario avere la fortuna e/o la possibilità di rendere operativi questi progetti, e proprio per questo motivo mi sono resa conto che se non hai le conoscenze giuste (e cioè persone che credono nel tuo progetto perchè ci credono, e non perchè vogliono rubarsi l'idea), questi progetti te li devi tenere per te...
In conclusione, io da sola non sarei mai riuscita a creare dalle mie idee questo progetto, e per di più da sola non sarei mai e poi mai riuscita a farlo concretizzare...
Quindi EVVIVA LO SPIRITO DI SQUADRA!!!!!(attenzione però a sceglierseli bene i componenti di questa squadra...):-)
Sono perfettamente d'accordo con quello che dici, tranne che per una cosa: Spithill è un Dio!
Senza di lui Luna Rossa non avrebbe fatto quello che ha fatto sinora.
No ma io dicevo che lui da solo non ce l'avrebbe fatta, poichè ci sono anche gli altri componenti dell'equipaggio che ci mettono il solito pezzettino di esperienza personale (vedi torben grael, de angelis, sirena, da mari etc.)sia da mare che da terra (vedi progettisti della barca e delle vele)...risultato: SIAMO IN FINALEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!
il miglior modo per realizzare un sogno è quello di svegliarsi ;)
forza luna rossa!
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