5.5.07

Il Ritorno dell'Uomo Paggio (Parte II - Nella mente dell'Uomo Paggio).


Dal diario segreto dell'Uomo Paggio

Caro diario,
oggi è stata una bellissima giornata. Una delle più belle che io ricordi.
Stamattina l’ho chiamata e la sua voce era squillante come e più del solito.
Non so se è per via del nuovo lavoro che, a quanto dice, deve piacerle molto.
Ma io sono convinto che, e forse pecco un po’ di presunzione, che, sotto sotto, è proprio grazie a me. Ho come la sensazione che sto iniziando a piacerle.
Sì, è vero che per convincerla ad uscire ho dovuto faticare un po’.
Ma qual è la donna che non si fa pregare?
E poi, alla fine, mi ha accontentato in tutto. O quasi.
Certo, le proposte le avevo selezionate in considerazione dei suoi gusti: lo spettacolo a teatro, la cena a base di giapponese. Tutte cose per cui va pazza.
Non mi poteva dire di no. Che volpe che sono!
Peccato solo per la passeggiata vicino al mare! Ma forse sono stato un po’ troppo audace a chiederle di farla. Per queste cose ci vuole un bel po’ di tempo. E, come mi ripete sempre, io sono troppo impaziente.
Devo avere più pazienza.
Lei me lo dice sempre.

Comunque, ti stavo raccontando della giornata.
Quindi verso le sette sono passato a prenderla, solo che era un po’ prestino, come al solito…
Ho dovuto aspettare un po’ prima che scendesse.
Ma qual è la donna che non si fa attendere?
E poi… sicuramente doveva fare una di quelle cose da donna. Truccarsi. Prepararsi. Sai, gli abbinamenti e tutto il resto. Anche se, ora che ci penso su, mi pare che sia scesa in tuta…
Mah! Chissà! Forse mi confondo con martedì sera..

A teatro è andato tutto bene. Ogni tanto ho provato a prenderle la mano e lei…attenzione perché è importante… lei… non l’ha allontanata. Ora dimmi tu se questo non è un chiaro segnale che prova qualcosa per me! A onor del vero dopo un po’ che la sfioravo si scostava…
Ma qual è la donna che non gioca a ritrarsi?
E poi… ha detto che lo faceva perché stava scomoda e doveva cambiare posizione.
Ed anche su questa devo dire che aveva ragione: quelle poltrone erano davvero scomode.
La prossima volta prenoterò i posti migliori. Anche se al botteghino avevano detto che erano questi… Mah! Chissà! Forse i migliori erano già prenotati…

Al ristorante è andata bene, anche se purtroppo non è che abbiamo potuto parlare granché.
Ha passato un’ora al cellulare. “Roba di lavoro” ha detto. Ha riso quasi tutto il tempo che è stata al telefono con quel collega. Sarà un tipo molto simpatico, magari ci proverà anche un po’ con lei e lei glielo farà anche fare…
Ma qual’è la donna a cui non piace essere corteggiata?
E comunque non mi spaventa mica il primo collega che ci prova…
Certo, però, che dev’esserci proprio un bel clima, allo studio, perché l’ho vista ridere di gusto. Buon per lei. È una gran cosa lavorare in un ambiente sereno e divertente.

Poi ci siamo salutati e lei… beh, non è successo niente, ma… il modo in cui mi ha sorriso… quello sguardo malizioso… sì, più ci penso più mi sembra che le cose stanno proprio così: le piaccio.

Ma non è finita.
Perché poi… poi è successa la cosa più bella della giornata.
Le ho mandato un messaggio.
Nulla di particolare.
L’ho soltanto ringraziata per la bella serata passata insieme.
E lei… lei mi ha risposto e… quasi mi trema la mano per l’emozione mentre scrivo…
Lei mi ha risposto così: “GRAZIE MILLE ANCHE A TE. BUONANOTTE. FA’ SOGNI D’ORO…”
Non so tu che ne pensi, caro diario, forse è stata un po’ troppo sintetica, forse non ha abbondato come me, però, quei puntini… quelli lì, alla fine del messaggio…
Beh, secondo me non li ha messi lì a caso.
No, credo proprio di no.
Quei puntini dicono più di quanto sembra.
Quei puntini dicono tutto.

O sbaglio?

2 commenti:

GabrieLuxifer ha detto...

Ma chi è l'uomo paggio? ti riguarda, è reale? Mi interessa la nascita dell'idea.

Lucas ha detto...

Mitico! Benvenuto su queste pagine.
Diciamo che in parte è un personaggio di fantasia, in parte è un personaggio autobiografico...

E, soprattutto, è il simbolo dell'amore puro, fine a se stesso, non animato dal bieco materialismo e anche un pò sfigato.