28.4.07

Né carne Né pesce.




Il sole sta morendo.
Otto astronauti a bordo della navicella spaziale "Icarus II" (un nome che è tutto un programma...) devono portare a termine una missione impossibile: avvicinarsi al sole e sganciare un ordigno che, esplodendo, darebbe vita ad un nuovo sole.
La precedente missione, affidata all'Icarus I, è fallita ed il relativo equipaggio è scomparso senza lasciare traccia.
L'Icarus II è l'ultima speranza dell'umanità.

Detta così sembrerebbe una sorta di Armageddon, ma non è così.
Le riprese dall'esterno delle navi spaziali rimandano a 2001 Odissea nello spazio.
Il clima claustrofobico all'interno dell'Icarus II ricorda Alien.
Le svolte nella sceneggiatura con progressiva uccisione dei vari membri dell'equipaggio è più simile ad uno di quegli horror di ultima generazione alla Scream dove devi indovinare chi arriverà alla fine.

Ed il limite principale del film è proprio questo.
Parte lento con rimandi alla fantascienza "pura" delle pellicole citate.
Poi accelera e si trasforma in un horror.
Per arrivare ad un finale cataclismatico e pseudo-ecologista.

Non è un brutto film, ma il suo limite principale è questo: nella ricerca di un equilibrio tra fantascienza psicologica ed horror non riesce ad essere né un buon esempio di film del primo tipo né del secondo.

Ed è un peccato.

Perché è triste, ma ogni volta che dobbiamo indicare un gran film di fantascienza siamo costretti a tornare con la memoria indietro di venti e passa anni e citare sempre gli stessi film.

Perché alcune trovate nel film non sono male, su tutte la poetica del sole e certe soluzioni di regia e montaggio inusuali per un film di questo genere.

Perché è sicuramente più riuscito di tanti film di fantascienza degli ultimi anni (ricordate "Sfera" e "Mission to Mars"? No? Meglio...), ma non tanto da poter stare affianco dei capisaldi del genere.

Probabilmente il problema di fondo di questo come di tanti film degli ultimi anni è sempre lo stesso: le sceneggiature originali non sono solide, ma piene di buchi narrativi e, soprattutto, incerte e zoppicanti sulla direzione da far seguire alla storia che si vuole raccontare.

E così anche questo "Sunshine" nel voler raccontare troppo e nel voler ambire a competere con classici finisce, proprio come l'Icaro della mitologia, col bruciarsi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con questa recensione... è un peccato che i buoni film di fantascienza siano sempre più rari

ecco un elenco di alcuni film di fantascienza diversi dai soliti noti che secondo me, pur non essendo capolavori, meritano di essere visti:

Pitch Black
Dark City
Strange Days
Equilibrium
Il tredicesimo piano
Codice 46
Gattaca
Existenz
I figli degli uomini

i primi che mi vengono in mente

Lucas ha detto...

Visti tutti tranne Codice 46 e Il tredicesimo piano.

Sono tutti ottimi film, anche se io metterei un gradino più su Strange Days (che per me, tranne qualche piccola sbavatura, è un capolavoro assoluto) e I figli degli uomini (un film imperfetto nella trama, ma pieno di sequenze straordinarie e con alcune trovate molto forti ed emozionanti).

Unknown ha detto...

Il motivo per cui non mi è piaciuto il film è stato proprio perchè era eccessivamente confusionario, passando all'improvviso da una scena di fantascienza ad una di horror...Ad un certo punto non ero neanche più sicura di stare guardando lo stesso film della locandina... INCOMMENTABILE!!!!!!!